La mia prima volta al Falcomics
Ciao! Sono Silvia, Social Media Manager per Comics&Science da qualche settimana, e devo confessarvi una cosa. Qui sopra ho scritto che è stata la mia prima volta al Falcomics, ma in realtà era la prima volta a un festival del genere. E Jacopo, il nostro Tour Manager, è stato così spericolato da affidarmi il racconto dell’evento. Azzardo o lungimiranza? Adesso capiamo.
«Falcomics è uno dei festival più importanti nel mondo del fumetto in Italia»
Così mi diceva al telefono qualche mese fa. Oggi posso confermare che le premesse corrispondono al vero. In tre giorni di festival a Falconara Marittima sono arrivate 235.000 persone attirate da concerti, panel, cosplay contest e stand di fumetti.
E poi mica solo persone. Anche canetti (come direbbe il nostro Diego Cajelli) tra cui Ettore, un temibilissimo pincher t-rex che bazzicava per l’Artist Alley. Potevo non fotografarlo? La mia deontologia da Content Creator me l’ha imposto.
Cosa è successo al Falcomics?
Dal 24 al 26 maggio ho documentato sui nostri canali social le attività che il progetto Comics&Science ha portato al Falcomics. Roba bellissima pensata dalla nostra redazione insieme agli autori Diego Cajelli, Giovanni Eccher, Gabriele Peddes e Andrea Scoppetta. Provo a raccontarvela con qualche numero.
Sette sessioni di FreeStory
Oltre 100 bambini delle scuole elementari di Falconara Marittima si sono piazzati sul tappeto-piscina della Biblioteca di Falconara e hanno ideato insieme ai nostri sceneggiatori delle storie che sono poi state disegnate in tempo reale da Gabriele Peddes o Andrea Scoppetta.
E sapete che vi dico? Sospetto che il leggendario «Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare» di Roy Batty sia stato ispirato a FreeStory, perché a Falcomics abbiamo visto imprese epiche prendere forma tra muli volanti che consegnano pizze a domicilio, lupi mannari parrucchieri e Godzilla ninja.
Due BIBLIOSAFARI
BIBLIOSAFARI è un nuovo format di Comics&Science inaugurato proprio a Falcomics. E conta già su una prima recensione data da Michele, il bibliotecario del centro cultura Pergoli di Falconara Marittima:
«A parte la passione che si sente da quello che gli autori raccontano, è bello poter conoscere il dietro le quinte di tanti lavori editoriali. Sei fan di Tex? Te lo racconta Giovanni Eccher che ne scrive le sceneggiature.»
Sabato Gabriele Peddes ci ha svelato il suo debole per Christopher Blain, di cui la biblioteca conserva una copia di Isaac il pirata, e Giovanni Eccher ci ha raccontato della miniserie di Nick Raider che ha sceneggiato e che è disponibile nella sezione Fumetti della biblioteca. L’evento è diventato un vero e proprio comizio poi di fronte al “Texone” di Magnus e alle tavole di Gianni De Luca.
L’obiettivo del BIBLIOSAFARI è quello di valorizzare il patrimonio delle biblioteche d’Italia attraverso la lente dei nostri autori. Quali sono le opere che li hanno formati? Quali non hanno ancora affrontato? Il racconto professionale si intreccia a quello personale, oltre che a pareri e scambi da parte del pubblico.
Volete organizzarne uno? Ci potete scrivere qua.
Un Disegna la canzone
Fabrizio Basso di Sky TG24, Diego Cajelli, Gabriele Peddes e Andrea Scoppetta si sono alternati sul palco di Piazza Mazzini disegnando 10 canzoni e tentando di farle indovinare al pubblico presente.
I risultati: percentuale di successo dell’80%, 1 cartellino giallo ad Andrea che ha fatto doppio click sull’iPad di Gabriele, 1 premio Batman ad honorem a Diego per aver fatto spostare una macchina che bloccava il traffico.
Un Live sketching acrobatico
Certi artisti sanno davvero disegnare su qualsiasi supporto. Perfino un tombino rialzato. Sabato sera Gabriele Peddes ha accompagnato l’intervista di Andrea Laffranchi a Cristina Scabbia, Maki e Andrea dei Lacuna Coil con uno sketch in tempo reale. Gli è bastato un ripiano traballante, una sedia e il suo iPad.
Non credo mi lamenterò più della mia scrivania troppo bassa. E nel frattempo continuerò a pensare che il suo guantino nero gli dia dei superpoteri a me sconosciuti.
Trovate tanti dei suoi lavori qui.
Ma non finisce qui…
Dietro al binomio Comics&Science c’è un progetto continuo di ricerca e scouting di autori, enti scientifici e tanto altro. E quel tanto altro comprende anche gelati buoni e posti tranquilli in cui schiacciare un pisolino. Ecco quello che ho segnato in 3 giorni di Falcomics:
- 4 power nap di Giovanni Eccher. La tecnica prevede il coinvolgimento del bibliotecario Michele per l’individuazione del giaciglio perfetto, una sveglia puntata dopo 15 minuti, un cappello da cowboy per coprire il viso e 3:08 minuti di Trinity come sottofondo.
- 16 gelati mangiati alla Gelateria Il Pinguino, decretata la migliore da Jacopo. E Jacopo è anche la persona che detiene il record di coppette mangiate in un giorno: ne ho contate 4 sabato 25 maggio. Gusto preferito: Caffè di cicoria.
- 4 caffè al giorno a testa, quasi tutti senza zucchero.
- 4 bis di lasagna fatti da Giovanni in un solo pasto. Voci di corridoio dicono che la teglia del buffet dopo la sua razzia sia stata messa in salvo in cucina.
Il bottino post Falcomics
Mi hanno dato la tote bag! Dite che sia un buon segno? Nel dubbio lascio la mia recensione: capiente, resistente e con una stampa che sembra moooolto durevole. Aere perennius. Voto: 10/10.
Alla fine del festival avrei potuto dare il pass a Jacopo così me l’avrebbe conservato fino alla prossima occasione. Ho voluto millantare una buona capacità organizzativa tenendomelo. Lo dimenticherò? Si accettano scommesse.
Diego mi ha regalato una copia del suo nuovo romanzo edito per Mondadori. E mi ha anche confidato il segreto dei veri pirati facendomi quasi commuovere. Volete saperlo anche voi? Consiglio di leggere il libro.
Ormai avrete capito che in questo manipolo di gente acculturata io c’entro ben poco. Queste sono alcune delle note sul mio cellulare dove mi scrivo appunti di nascosto.