La scienza illumina il Comics&Science PALACE con l’Istituto Nazionale di Ottica (CNR-INO)
Cosa dà energia ai motori dell’Enterprise di Star Trek? In che senso un gatto può essere contemporaneamente vivo o morto? Ma soprattutto: il falso vuoto è il tuo stomaco quando dici “eh, ma c’è sempre spazio per il dolce” dopo il pranzo di Natale? A queste e a tante altre domande risponderanno i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Ottica al Comics&Science PALACE.
Per prima cosa: una doverosa introduzione. Dal 2010, l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale della Ricerche opera nel campo della fisica atomica, molecolare e ottica. Si occupa dello sviluppo di nuove ricerche e tecnologie che hanno applicazioni in diversi ambiti: dall’ambiente all’aerospazio, dalla conservazione dei beni culturali alle tecnologie quantistiche. I suoi studi si diramano in 6 aree tematiche: la materia fredda, l’ottica quantistica, la biofotonica, la scienza per il patrimonio culturale, luce e materia e sensori, spettroscopia e comunicazioni. Puoi scoprire di più a questo link.
Preparati a fare un viaggio tra atomi freddi, Big Bang, l’universo Marvel e… gatti. Perché l’Istituto Nazionale di Ottica (CNR-INO) sarà all’hub della scienza di Lucca, il Comics&Science PALACE, dall’1 al 3 novembre. Porterà sul palco 3 panel aperti a tutti e a ingresso gratuito.
Te li presentiamo uno per uno.
Energia infinita dalla fusione nucleare: top, flop o… pop?
Da dove si genera l’energia delle avventure fantastiche? La base, o almeno l’ispirazione per i propulsori della De Lorean di Ritorno al Futuro e dell’Enterprise di Star Trek fino al generatore per la tuta di Iron Man viene dalla fusione nucleare: il processo col quale il Sole produce energia. Più realistico, purtroppo, è il dramma del Doctor Octopus in Spiderman 2: nonostante decenni di sforzi e la realizzazione di grandi esperimenti gli scienziati non sono sinora riusciti a dominare la fusione in laboratorio per fornire all’umanità un’energia pulita e inesauribile.
Eppure, di recente, alcuni successi parziali hanno rilanciato la ricerca in fusione, con la novità del sorgere di numerose imprese private, più libere e dinamiche rispetto ai grandi progetti nazionali e portatrici di promesse spesso … fantastiche! Saranno quindi degli emuli di Tony Stark a riuscire nell’impresa?
Andrea Macchi, ricercatore del CNR-INO e docente presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, partirà dai tanti riferimenti nella cultura pop per cercare di rispondere a domande ricorrenti sulla visione nucleare: avremo mai l’energia da fusione? Se sì, come, dove, quando potrebbe accadere?
L’evento “Energia Infinita dalla Fusione Nucleare: top, flop o … pop?” con Andrea Macchi si terrà venerdì 1 novembre alle 16:00.
Il falso vuoto: l’inizio di tutto?
Cosa c’era prima del Big Bang? E cosa ci aspetta in futuro? Per rispondere a queste domande gli scienziati hanno formulato tante teorie e una delle più affascinanti è quella del falso vuoto. Ma che cos’è esattamente? Perché si chiama in questo modo? E poi, cosa c’entrano le bolle? Ma soprattutto: ce ne dobbiamo preoccupare?
Alessandro Zenesini, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ottica, proverà a rispondere a queste domande. Cercherà di dimostrare come un concetto così poco intuitivo, e peraltro pensato per le immensità dello spazio, possa essere testato in laboratorio con dei laser e un pugno di atomi molto, molto freddi.
Il panel di Alessandro si intitola “Il falso vuoto: l’inizio e la fine dell’universo”. Sarà alle 16:00 di sabato 2 novembre, sul palco del Comics&Science PALACE.
Ti va di fare un salto nel “regno quantico”?
La meccanica quantistica è la teoria più accurata che abbiamo per descrivere tutto ciò che ci circonda — esclusa la gravità. Ha quasi 100 anni e in film, libri e fumetti da diversi anni è una panacea scientifica per risolvere situazioni che appaiono impossibili e per dar vita a nuove trame. Eppure per molte persone la meccanica quantistica è ancora avvolta in un’aura di mistero.
Perché? Perché i nostri sensi, la nostra intuizione e il linguaggio che abbiamo per descrivere il mondo non sono in grado di darci una rappresentazione di ciò che accade nel “regno quantico”, come lo chiamerebbe il dottor Pym. Partendo da questa osservazione, Alessio Recati, ricercatore senior presso il CNR-INO, racconterà alcuni fenomeni legati alla luce e agli atomi e quanto, benché spesso alla portata di tutti, la loro spiegazione ci possa apparire strana. Infine discuterà del perché il mondo che sperimentiamo coi sensi non rifletta in modo più diretto i fenomeni microscopici.
Il panel “Il mondo dei quanti” con Alessio Recati avrà luogo domenica 3 novembre alle 10:00.
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Nel frattempo, ecco i relatori.
Andrea Macchi
Lucchese, nato a pochi metri dal Comics&Science PALACE dove gioca in casa. Dopo aver imparato presto a leggere sui fumetti, ha conseguito un dottorato in Fisica alla Scuola Normale ed è ora Primo Ricercatore presso il CNR/INO. Da oltre vent’anni spiega trucchi del mestiere in elettromagnetismo presso l’Università di Pisa. Oltre a fare un po’ di ricerca in interazione laser-materia ad altissime intensità si occupa in vario modo di formazione e divulgazione scientifica per ogni genere di pubblico. Quando può va in bici da corsa cercando di non pensare alle condizioni di equilibrio.
Alessandro Zenesini
Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è innamorato della scienza fin da quando, ancora ragazzino, passava ore sulle pagine dell’enciclopedia di casa e non si perdeva nemmeno una puntata di Quark. Dopo la laurea e il dottorato in Fisica, ha lavorato in diverse università in giro per l’Europa inseguendo la sua passione: giocare con gli atomi ultrafreddi per testare la meccanica quantistica e le sue innumerevoli sfaccettature.
Alessio Recati
Trentino di nascita, ma della campagna toscana per sangue, è Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR, dove si occupa della teoria dei gas quantistici. Fino ai 15 anni voleva fare il rivoluzionario o diventare ricco, poi ha trovato per caso un libro di Einstein che ha cambiato la sua prospettiva sul mondo. Dopo una laurea, un dottorato in fisica quantistica e qualche anno in Istituti di ricerca europei, torna a Trento dove era appena stato aperto un centro di ricerca per lo studio dei gas e delle tecnologie quantistiche.
Da alcuni anni si occupa inoltre di divulgazione ed educazione scientifica, specie nelle scuole. Sogna di organizzare, insieme alla Federazione Italiana Rugby, workshops in cui lo sport e le scienze siano simbiotiche.