Diario del mio secondo festival di cultura POP

Metto in chiaro fin da subito: “mio” mica perché l’ho organizzato, ché a mettere in piedi questo festival sono stati quei bravoni della Comics Festival Community. “Mio” perché stai per leggere un resoconto discutibile di chi partecipa a un evento del genere per la seconda volta nella vita. La mia prima te l’ho raccontata qui.

Ora, bando ai disclaimer. Si comincia.

K-pop, sirene e cornamuse celtiche a Molfetta?

MolFest è il festival di cultura POP di Molfetta. È alla sua prima edizione e già ha contato 70.000 presenze in due giorni. Tra sabato 29 e domenica 30 giugno. La città ha accolto persone da tutta Italia tra concerti, performance, panel interattivi, live sketching, corsi di arceria e tanto altro.

Ho visto robot giganti danzare al ritmo di Tutti quanti vogliono fare il jazz, ballerini sfidarsi a colpi di coreografie k-pop, il nostro Tour Manager Jacopo fare incetta di gelati (c’era da stupirsene?) e sirene prendere il sole sull’approdo di Sant’Andrea.

In tutto questo Comics&Science ha anche portato 3 attività sul palco con Diego Cajelli e Andrea Scoppetta.

29 giugno, mattina

Arrivo per prima all’aeroporto di Bari dove la navetta del mitico Umberto ci porterà a destinazione. Pubblico subito una story su Instagram per adempiere al mio dovere. Piazzo uno still life di orecchiette, taralli e il mio badge C&S. Jacopo, che è pure il custode dei badge della redazione, sembra aver apprezzato molto. Una captatio benevolentiae premeditata? Forse.

E poi, siccome nella redazione di Comics&Science il cibo è una cosa seria, ho preso della focaccia pugliese da offrire a Diego, Andrea e Jacopo. Grazie al panificio Palesano per la generosa dose di carboidrati (#noadv).

29 giugno, pomeriggio e sera

Il sole della Puglia illumina il palco della Villa per la prima attività di Comics&Science. È tempo del duello Calci&Sputi a tema Fantasy vs. Fantascienza. Impavidi sul palco ci sono:

• Andrea Bedeschi, responsabile editoriale di BadTaste.it, e Diego Cajelli per il team Fantasy
• Simone Grezzani e Andrea Scoppetta per il team Fantascienza

Il dibattito si scalda presto, non solo per le argomentazioni ma soprattutto per i 33 °C registrati dal termometro. Dopo qualche minuto si intravedono fazzoletti sulla fronte e iniziano i primi sproloqui. Diego cita la terza legge di Sir Arthur Clarke, Simone scatena i millennial all’ascolto dicendo che Harry Potter è fantascienza, qualche frase resta inconclusa, sospesa nell’aria.

Calci&Sputi si chiude con un dignitoso ex aequo.

Morale della storia: il sole bacia i belli, ma se ci sono 33 °C forgia eroi.

Decidiamo per un aperitivo ricostituente: serve reintegrare i liquidi. Si parla di Minecraft, di bevande alla genziana, della gelateria San Marco che Jacopo ha già testato molteplici volte e della scena cinematografica nigeriana, di cui Andrea si rivela un estimatore. Dopo cena: lezione di character design offerta da Andrea.

30 giugno, mattina

MolFest inizia più tardi. Siccome siamo tutti mattinieri, decido di intervistare Diego Cajelli e Andrea Scoppetta nel giardino del nostro hotel: lo scenario bucolico sembra perfetto. Con Diego si parla di storytelling, archetipi, strutture narrative al tempo di TikTok, delle intelligenze artificiali e degli algoritmi. Puoi ascoltare l’intervista qui:

Andrea, poi, elargisce 5 consigli per disegnare un personaggio che funzioni. Parliamo anche di ombre, di colori e molto altro (ma no, non di cinema nigeriano). La sua intervista sarà presto disponibile sul nostro canale YouTube a cui ti consigliamo di iscriverti se non l’hai già fatto.

Interviste finite. Cambio di scena.

Arriviamo alla libreria Il Ghigno di Molfetta per il firmacopie di Andrea e Diego. La libreria di Nicola e Donatella nasconde veri tesori, tipo Le opere complete di Marx ed Engels degli Editori Riuniti. Tra un autografo e l’altro, Nicola ci consiglia dove trovare i migliori pasticciotti della città: Andrea ne approfitta.

30 giugno, pomeriggio (CON SPOILER!1!!1)

Dopo pranzo perdo di vista Jacopo con la scusa di un suo “sopralluogo”. Poco dopo mi manda la foto che vedi qui sotto: è di nuovo alla gelateria San Marco. Il che significa che ho chiaramente perso il conto dei suoi gelati. Una stima approssimativa potrebbe aggirarsi intorno alle 9 coppette a 2 gusti in 48 ore. Quasi sempre caffè e stracciatella.

Nel pomeriggio facciamo riunione di redazione. Mi mostra una mappa segreta di una chiesa sconsacrata: “è il Comics&Science PALACE”, mi dice, “quello che stiamo organizzando a Lucca dal 30 ottobre al 3 novembre”. Io, in visibilio.

Ma secondo te posso tenermi questo segreto ancora a lungo? No, quindi béccati la foto della piantina. (Spero solo di non essere radiata dalle prossime riunioni per questo.)

30 giugno, sera

Alessandro Vitale di Fondazione Veronesi racconta il webgame SmogVille sul palco del Municipio. Se ancora non conosci il progetto, ti dico solo che ha vinto diversi premi e che è stata sceneggiata da Giovanni Eccher e disegnata da Gabriele Peddes. Tutte garanzie di qualità. Se vuoi saperne di più ecco un link utile.

E dopo SmogVille, è stata la volta di una delle sessioni di FreeStory più improbabili a cui abbia mai assistito. Cavalieri, dottori, ciclisti e bambini hanno riempito la piazza e creato storie sotto la guida di Diego. Nel mentre Andrea ha disegnato tutto: dalle bici che in realtà sono fiocine laser ai ladri di parchi pubblici.

Vuoi saperne di più su FreeStory? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Tutto è bene quel che finisce bene?

Tempo di bilanci adesso. Ci siamo divertiti tutti, o meglio: QUASI tutti. Sì, perché Andrea Plazzi non ci ha potuto raggiungere a Molfetta dimostrando un certo disappunto di fronte ai nostri aggiornamenti mangerecci.

Ecco una selezione dei suoi commenti nella nostra chat WhatsApp:

E ora? Con il MolFest si chiude il tour estivo di Comics&Science.

Adesso è tempo di lavorare alle novità dell’autunno, tra cui la pubblicazione di 3 albi nuovi, la partecipazione a Spiegamelo!, il festival della divulgazione di Salsomaggiore Terme, e be’, il Comics&Science PALACE. Ma questo, se hai letto fin qui, già lo sai.

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